Chip, negozio di informatica

Rebecca, passeggiando, trovò subito l'insegna "cercasi commessa" nel negozio. Entrò e, dopo un breve colloquio, fu assunta.
Contenta, si sedette per iniziare la sua prima giornata di lavoro. Poteva iniziare gia subito dato che mancava personale ed era mattina.
Quel posto le piaceva, era un negozio non troppo grande, che profumava di nuovo come profumano tutti gli apparecchi elettronici. Sulle pareti e gli scaffali c'erano schermi, mouse, tastiere e quant'altro per il computer. Davanti a lei, sulla scrivania, vi era un computer a schermo piatto da 20 pollici con tastiera e mouse senza fili e webcam integrata. Lo screensaver ondeggiava mostrando la sua scritta: Chip.
Che nome buffo per un negozio, ma le piaceva. Da un pò di tempo era solita sorridere per cose piu normali, le conseguenze del trauma avuto da piccola andavano via pian piano. Si stiracchiò, comodamente seduta sulla sedia da ufficio imbottita e osservò i passanti che visitavano il centro commerciale.

Revy sentì il campanellino della porta del negozio trillare, e sollevò gli occhi dal computer. Davanti a lei vi era un ragazzo che dimostrava una ventina d'anni.
Revy si alzò dalla sedia e si rivolse a lui.
Buongiorno e benvenuto.
Disse, accennando un sorriso.
Un altro sorriso...non è che sto tornando una persona normale? pensò...

Rebecca osservò per un pò il ragazzo mentre cercava. Con una mano si tirò indietro i capelli.
Se mi dice di cosa ha bisogno glielo trovo io
Disse dopo un pò.
Fortuna che esistevano i cataloghi on-line dei negozi! Pensò. Senza di essi di certo non si sarebbe orientata fra gli scaffali del negozio.

Revy si avvicinò al computer.
Il puntatore del mouse si mosse velocemente e le dita di revy volarono sulla tastiera.
Dunque...
Si sentirono due click
Ci sono vari modelli con caratteristiche differenti. Innanzitutto deve essere un tom tom o un navigatore fisso?
Chiese

Capisco
Disse Rebecca.
Il negozio era silenzioso, se non per il rumore dei computer e il ticchettio dei tasti. Revy era china sul pc, i capelli che le coprivano il viso. Dopo qualche secondo si tirò su.
Le mostro i modelli che abbiamo.
La ragazza si avvicinò ad uno scaffale e prese tre scatole che andò ad aprire sulla scrivania.
Il primo apparecchio che tirò fuori era molto piccolo, stava nel palmo di una mano, dalle forme squadrate, color argento metallizzato. Il secondo era poco più grande, dalle forme arrotondate e celeste.
L'ultimo era grande come il secondo, rettangolare, nero.
I tre modelli come software non hanno grandi differenze. Hanno tutti il touch screen e la guida vocale. Per ognuno c'è una vasta gamma di colori

Revy ripose i tomtom scartati dal ragazzo e sistemò nella confezione quello da lui scelto. Digitò qualcosa sul computer e disse:
Sono 5.000 rubli.
Digitò il prezzo sulla cassa e aspettò i soldi e lo scontrino.