in cerca di qualcosa che non c'è

Myra se ne stava nella penombra,seduta su una panchina della metropolitana.
Stava dando ampio sfogo alla sua parte melodrammatica,e i pensieri vagavano tristi e veloci nella sua testa.

*perchè, destino infame, mi hai costretto a questa vita?
non ho di certo chiesto io di essere quello che sono....
Eppure eccomi qui,che cerco di evitare gli umani,perchè so che sarei preda dei miei istinti....
può un essere dannato come me avere disgusto per la propria condizione?
Posso io rimanere sola,senza luce,alla ricerca di una verità perduta e forse inesistente?*

pensò rigirando fra le dita il ciondolo a forma di x ....

perchè era finita nella metropolitana di Mosca?
cosa la aveva spinta fin laggiù?

Da mortale aveva avuto sempre la convinzione che la metropolitana portasse consiglio alle anime tormentate,e lei, da immortale, si era avventurata di notte là in cerca di qualcuno o di qualcosa che guidasse il suo cammino....

Era stanca.
Colleghi rompiscatole,archivi che non si trovavano,oggetti preziosi e antichi che potevano andare distrutti...ed a cui i suoi colleghi riservavano una grazia da far invidia ad un gorilla!
Realmente ne aveva fin sopra i capelli,tuttavia manteneva la sua proverbiale calma.Alcuni dei suoi compagni di lavoro erano esseri stressanti,che non avrebbe nemmeno invitato al proprio funerale.Uscendo dall'edificio dell'archivio storico in centro,si diresse a piedi verso la metropolitana.Mosca era grande,molto grande e soprattutto...pericolosa.Letale.Angelica non era di certo così stupida da tornare a casa in bicicletta di notte.
Notte...ora che le creature odiate si risvegliavano e tornavano vive dopo il loro lungo coma.Vampiri.Ma se Angelica non era stupida,tantomeno era disarmata.Indossava una giacca: nascondeva benissimo il rigonfiamento della fondina ascellare sotto al braccio sinistro,dove teneva la pistola.
Si confuse tra le ombre dei passanti più o meno abbienti.Stava dentro il mondo.E stava anche fuori.Era nel Limbo,non voleva avere neanche un pensiero in testa.Il nonno spagnolo glielo ricordava spesso.Svuotare la mente quando si entra in un luogo saturo di persone.
La sua mente era cosa privata.Non voleva che qualche strana creatura dai poteri paranormali potesse frugarci dentro.

Qualcosa nell'aria era cambiato,poteva riconoscere con facilità la presenza di due esseri.
L'olfatto la aiutò a capire che uno dei due fosse umano, i suoi sensi acuti non sbagliavano mai, l'altra presenza era un mistero...
eppure era sicura che fosse un corpo oscuro,magari un suo simile...
Di sicuro non si sarebbe mai girata per controllare,e continuò a dar loro le spalle.
Ma i suoi passi lenti e lunghi,il respiro silenzioso e attento, non le lasciarono dubbi,non aveva certo bisogno di toccarlo per sapere che fosse un vampiro.
lasciò cadere il ciondolo sulla pelle marmorea del collo,e un improvviso soffio di vento glaciale le sfiorò i capelli castani,spostando firiosamente una ciocca sugli occhi.
L'ultima cosa che avrebbe voluto era quella di ritrovarsi davanti l'umano.
Quella era una notte cupa e gelida,e i suoi occhi castani alla luce flebile dei lampioni, scoprivano riflessi rossi: aveva sete.
Erano più di due settimane che non cacciava,e non era del tutto sicura di riuscirsi a controllare....
Ma Myra possedeva un autocontrollo molto forte,e non si sarebbe certo arresa al primo istinto,era disposta a mettere a tacere la sete che bruciava in gola per quella notte,occhi rossi o no.....
Il vento gelido che muoveva i suoi capelli e il suo cappotto in pelle cominciava a darle sui nervi,ma il freddo artico non la sfiorava....
Alzò lo sguardo verso la luna pallida, e si perse nei ricordi.
Di certo lei in tutti quei secoli non era cambiata,spettatrice silenziosa di tutti gli avvenimenti....

*chissà se lei ha visto....se lei sa qual'è il mio destino, qual'è la mia storia......
chi sono.....*

pensò lasciando lo sguardo in alto, perso tra i bagliori lunari.
Proprio in quel momento arrivò correndo un treno,ma il suono frastornante e fastidioso,l'improvviso grigio e i colori spenti che portava con sè,non inpedirono a Myra di continuare a crogiolarsi nei suoi pensieri malinconici....
Ma l'entrata in scena delle creatura umana e del vampiro richiedevano attenzione,ciò la portò ad essere guardiga e immobile.


Edited by VALEnataSbagliata - 29/6/2008, 11:58