Al ristorante...

Percorremmo Arbat, senza staccarci neanche per un secondo, fino a quando arrivammo davanti all'entrata di un ristorante.
August aprì la porta e mi fece entrare davanti a lui.
Ci accolse subito un cameriere sorridente, ma nessuno poteva capire meglio di me quanto quel sorriso fosse falso, doveva aver guardato l'orologio molte volte quella sera, come facevo io durante i turni serali.
Chiedemmo un tavolo per due e il cameriere ci accompagnò a passo svelto verso un tavolino lontano dall'ingresso, ci portò il menu e la carta dei vini per poi ritornare al lavoro.
Mi sedetti di fronte a August e mi guardai intorno, era da tanto che non vedevo un ristorante da quel punto di vista.
Sorrisi.

Presi l'altro menu e cominciai a guardarlo distrattamente.
-No...no...è tutto a posto- Risposi, alzai gli occhi su di lui, mi guardava dolcemente. Arrosii un poco.
Era così tanto che non uscivo con qualcuno... non sapevo se considerare quella cena un vero e proprio appuntamento, ma mi piaceva l'idea.
-Cosa prendi?- Chiesi.

Ordinai un piatto di Zakuski, per antipasto, era un piatto che non avevo mai provato, ma che in molti ordinavano al ristorante in cui lavoravo, speravo che non fosse troppo elaborato.
Come primo invece chiesi per entrambi dei Ravioli Di Ricotta Al Tartufo, per non rischiare, la cosa meno russa scritta nel Menu.
Aggiunsi alle ordinazioni un litro di vino rosso.
Aspettai che il cameriere finisse di annotare tutto e si allontanasse dal nostro tavolo per poter tornare a fissare August.

-Quando lo vedrai ti attirerà ancora meno...- Dissi.
Anche io di solito non uscivo a cena col primo che me lo chiedeva... però da quando avevo visto August mi aveva assalita la voglia di conoscerlo di più, c'era qualcosa di misterioso, di particolare in lui, era giovane, ma guardandolo attentamente e scambiandoci qualche parola sembrava avere molta più esperienza di quanto si poteva credere.
Mi accorsi di avere un'espressione strana mentre formulavo questi pensieri, mi ricomposi e risposi: -Non mi sono fatta strene idee in ogni caso, vale lo stesso per me-.

non lo metto in dubbio.. sono bravo a capire con che persona ho a che fare
Le sorrisi lievemente facendole un occhiolino mentre stavo li, ancora ad osservarla, era impossibile non farlo...
Come ogni uomo, anche gli angeli in terra sono attratti dalla carne... ma in quell'occasione non si trattava solo di quello... probabilmente era di più... sentivo qualcosa in lei di strano e allo stesso tempo meraviglioso.. ero attratto da lei in una maniera folle... ma tentavo di tenere a freno i miei impulsi.
Notai che allo stss tempo anche lei non esitava di lanciarmi qualche occhiatina timida... era chiaro che, tutto sommato, anche lei era attratta da me.
Arrivò il cameriere, versò il vino rosso nei nostri bicchieri, mise la bottiglia nel ghiaccio e si allontanò.

-Non riesco a capire...- Dissi a bassa voce ma facendomi sentire da lui -C'è qualcosa in te che non ho mai visto in nessuno prima d'ora...-. Sorrisi.
Era qualcosa di simile alla bontà, qualcosa che mi metteva di buon umore, niente di male, anzi...
Sollevai il bicchiere e bevvi un lungo sorso di vino, per poi poggiare di nuovo il bicchiere sul tavolo, dov'era prima, senza staccare gli occhi da August.
Non volevo essere invasiva, ma stavo diventando molto curiosa, la sua vista mi provocava una sensazione simile al Dejà Vu, come se avessi già conosciuto una persona simile a lui, cosa che, ne ero sicura, era assolutamente impossibile.

Ci pensai un attimo.
-è strano- dissi -sei... rilassante-.
Mi accorsi subito di aver detto una cosa ridicola, ma non mi veniva in mente di più adatto.
Lo guardai come se cercassi una conferma di quello che avevo appena detto, ovviamente non aspettandomela, mentre pensavo a un aggettivo diverso che però non riuscivo a trovare.
Mi accontentai solo del "rilassante", che poi era decisamente vero.
Bevvi un secondo sorso di vino -Al nostro incontro- dissi a mia volta.


Edited by Avgvst Eagle - 22/10/2008, 21:53

Rilassante dici? le dissi sorridendole beh può darsi, non so che dire aggiunsi.
Pensai alle sue parole, infondo era vero probabilmente era il mio carattere gentile oppure i miei imppulsi angioleschi, ma erano dettagli che in quel momento poco importavano.
sai... sei la prima in questa grande città con cui lego... le spiegai non poteva capitarmi di meglio aggiunsi facendole un occhiolino per scherzo.
Arrivà il cameriere e ci portò l'antipasto.
Eccovi serviti signori disse
Allora. come ti sembra la serata? Anche se è ancora un po presto.. le chhiesi

Edited by Avgvst Eagle - 22/10/2008, 21:53